Invarianza/variazioni

La struttura intenzionale fondamentale del pensiero occidentale è la relazione funzionale tra un polo invariante (eidos) e un piano costituito da una sequenza indefinita di variazioni (intese come metamorfosi individuali dell'eidos), che dall'invariante, come principio, come regola e come unità di connessione, ricevono il senso ontologico e logico di cui sono essenzialmente prive.

La struttura invarianza/variazioni non è altro che la struttura occidentale dell'obiettivazione e della soggettivazione. Prendendo come esempio una rosa, l'eidos-ROSA è la regola che attraversa tutti gli individui-rosa e li identifica, appunto, come singole rose. La "rosa" è singolare, l' "essere rosa" è universale. Tradizionalmente i positivisti, i naturalisti credono che l'individuale sia qualcosa di empirico, ma non è così: non è possibile comprendere l'individuo senza un universale. L'individuale è una categoria, un'essenza tanto quanto l'universale, e come tale non è sinonimo di empirico: si tratta di una categoria logica associata all'universale.


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